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Dopo 2 anni di amicizia solo virtuale, i ragazzi dell'Anffas stringono la mano ai bimbi dell'«Anna Botto» di Vigevano
informatorelomellino -
Dopo 2 anni di amicizia solo virtuale, di collegamenti e di appuntamenti davanti a uno schermo, lo scorso venerdì 20 maggio i ragazzi dell'Anffas di Mortara hanno finalmente incontrato dal vivo i bambini della scuola elementare "Anna Botto" di Vigevano.
È stata per tutti una mattinata emozionante, ricca di giochi, di risate, di scambi e di spensieratezza.
Il progetto era nato originariamente in quel periodo di assenza di socialità che ha contraddistinto questi ultimi due anni di pandemia. Una decina di ragazzi di Anffas Mortara aveva avuto la possibilità
di scambiare opinioni e interagire a distanza, dietro uno schermo, con i bambini della scuola elementare "Anna Botto" di Vigevano, grazie al progetto «Fiabe, parole e disabilità». L'iniziativa ha riscosso un enorme successo sia tra i più piccoli che tra i dieci ragazzi con disabilità che stanno partecipando con molto interesse.
Ogni venerdì, i ragazzi di Anffas Mortara e i loro educatori leggono una fiaba agli alunni delle scuole elementari sul tema della disabilità. Disabilità che non vuol dire <ostacolo> bensì <opportunità>. Sordomutismo che non significa <impedimento> bensì <silenzio>. Cecità che non vuol dire <intralcio> bensì <fantasia>.
"Al nostro arrivo venerdì - rivela l'educatrice Alessandra Donato - i bimbi ci hanno riservato una calorosa accoglienza e un'allegria che ha contraddistinto l'intera mattinata, la prima che abbiamo potuto svolgere con loro in presenza da quando è nato questo progetto. L'idea del progetto è nata in seguito ad un'altra iniziativa, che aveva visto i nostri ragazzi coltivare alcune piantine da vendere all'interno delle nostre strutture. Il ricavato era poi destinato all'acquisto di materiale didattico per i bambini dell'istituto "Anna Botto", con cui eravamo in contatto. In seguito alla donazione, alcune insegnanti hanno suggerito mdi far collegare con noi gli alunni delle loro classi tramite la piattaforma online usata per la DAD (didattica a distanza). Abbiamo accettato la proposta, e poiché il nostro pubblico è di età compresa tra i 6 e gli 11 anni abbiamo cercato alcune fiabe da presentare settimanalmente, che fossero inerenti al tema della disabilità"
Gli educatori di Anffas Mortara Alessandra Donato e Tatiana Oneta hanno trovato i contenuti adatti per l'iniziativa grazie a un'approfondita ricerca all'interno delle biblioteche del territorio, che le ha portate a scovare inizialmente tre fiabe: <La Pasticceria Zitti>, <Il Pentolino di Antonio> e <Guarda il mare>. Ciascuno dei racconti ha una parola chiave e un tema ben preciso, dal quale scaturisce la riflessione e il confronto tra i bimbi delle elementari e i ragazzi con disabilità.
"Quasi tutti i venerdì - spiega Alessandra Donato - stiamo proponendo una storia alla settimana a classi diverse dell'istituto. Le maestre sono entusiaste di questo progetto, e i bambini ci stanno dando un riscontro positivo. Parlare con loro è un'esperienza unica, un motivo di scambio interessante in un periodo in cui i contatti sociali sono molto limitati. Abbiamo cominciato i nostri incontri settimanali con <La Pasticceria di Zitti>, che racconta la storia di un pasticcere sordomuto, che sforna una marea di prelibatezze in una realtà caotica dove tutti sono sempre di fretta. La caratteristica fondamentale dei suoi pasticcini è che oltre agli ingredienti tradizionali, il pasticcere sordomuto mescola anche il suo silenzio, che rallenta i ritmi delle persone che lo circondano.
Proprio intorno al tema del silenzio verte questa prima storia che abbiamo presentato".